PROGRAMMA EDIZIONE 2026
Primo Livello - Formazione di Base
Modulo 1 – ALLE ORIGINI DELLA LINEA EVOLUTIVA UMANA
Il modulo introduce il tema di Homo sapiens come specie dell’Ordine Primati, per poi presentare i
modelli interpretativi delle evidenze fossili dell’evoluzione umana e come questi sono cambiati nel
corso dell’ultimo secolo. Passa poi in rassegna la documentazione dei fossili nel periodo tra la fine
del Miocene e il Pleistocene Inferiore.
- Lezione 1 – Jacopo Moggi Cecchi (Università di Firenze) – Il posto della specie umana nella
natura - Lezione 2 – Jacopo Moggi Cecchi (Università di Firenze) – Dalle prime evidenze di specie ad
andatura bipede fino al genere Homo
Modulo 2 – EVOLUZIONE DEL GENERE HOMO
Il modulo offre una disamina dell’evidenza fossile riguardante la distribuzione delle diverse specie
del genere Homo in Africa ed Eurasia, prendendo in esame il fenomeno dell’encefalizzazione e
alcuni passaggi particolarmente significativi dell’evoluzione umana come, in ultimo, l’origine dei
Neanderthal, dei Denisova e della specie umana moderna.
- Lezione 3 – Giorgio Manzi (Sapienza Università di Roma) – La diversità del genere Homo nel
Pleistocene e l’encefalizzazione - Lezione 4 – Giorgio Manzi (Sapienza Università di Roma) – Alle origini di Homo sapiens:
Pleistocene Medio e Superiore
Modulo 3 – L’EVOLUZIONE CULTURALE DEL GENERE HOMO
Il modulo riassumerà in modo sintetico e schematico la sequenza cronologica delle diverse fasi
culturali che hanno caratterizzato il genere Homo con particolare enfasi sul territorio europeo. La
prima lezione presenterà le evidenze più significative del comportamento umano mentre la
seconda si focalizzerà sulle evidenze di natura simbolico-artistica.
- Lezione 5 – Stefano Grimaldi (Università di Trento) – Cronologie, ambienti e culture: le evidenze
archeologiche - Lezione 6 – Stefano Grimaldi (Università di Trento) – Cronologie, ambienti e culture: le evidenze
artistiche
Modulo 4 – GEOARCHEOLOGIA E GEOCRONOLOGIA
Il modulo affronterà le applicazioni di Scienze della Terra all’Archeologia e alla Paleoantropologia,
cercando di spiegare come ricavare dati paleoclimatologici e sul comportamento umano (e non
solo) dai sedimenti dei siti paleoantropologici e come determinare il contesto deposizionale dei
siti (depositi lacustri, grotte, siti all’aperto) e comprendere come si siano formati, con il contributo
di processi naturali e attività antropiche. Ci si occuperà inoltre dei metodi (relativi e assoluti) per
la determinazione dell’età dei reperti e dei loro contesti.
- Lezione 7 – Giovanni Boschian (Università di Pisa) – Geoarcheologia
- Lezione 8 – Giovanni Boschian (Università di Pisa) – Geocronologia
Modulo 5 – PALEONTOLOGIA DEI VERTEBRATI
Saranno descritte le principali associazioni a mammiferi che si sono susseguite in Europa e in
Africa nel periodo in cui sono avvenute le principali transizioni dell’evoluzione umana, ossia dal Miocene Superiore in poi. Attraverso l’interpretazione di fenomeni evolutivi e biogeografici (es.
dispersione, turnover, estinzione), si forniranno gli strumenti per correlare le trasformazioni delle
associazioni a mammiferi con i principali cambiamenti climatico-ambientali nei due continenti.
- Lezione 9 – Marco Cherin (Università di Perugia) – Mammiferi che cambiano: l’Europa
- Lezione 10 – Marco Cherin (Università di Perugia) – Mammiferi che cambiano: l’Africa
Modulo 6 – ARCHEOZOOLOGIA
Verranno fornite nozioni base sull’archeozoologia e sulla tafonomia; in particolare si discuteranno
le principali categorie di dati che possono essere raccolti studiando i resti faunistici provenienti
dai siti archeologici e verranno forniti gli strumenti per comprendere come questi possano essere
elaborati per ricostruire il comportamento umano. La lezione sarà molto interattiva grazie alla
possibilità, per gli studenti, di maneggiare campioni osteologici attuali attorno ai quali intavolare
discussioni e confronti.
- Lezione 11 – Francesco Boschin & Jacopo Crezzini (Università di Siena) – Archeozoologia
- Lezione 12 – Francesco Boschin & Jacopo Crezzini (Università di Siena) – Tafonomia
Modulo 7 – PALEOBOTANICA
Saranno descritte le principali modalità di fossilizzazione dei vegetali, le tecniche di studio e le
finalità delle ricerche paleobotaniche, con particolare attenzione alla storia della vegetazione
quaternaria, a dinamiche a lungo termine di popolazioni vegetali ed estinzioni di piante in relazione
ai principali cambiamenti climatico-ambientali in Europa.
- Lezione 13 – Donatella Magri (Sapienza Università di Roma) – Metodi e finalità delle ricerche
paleobotaniche - Lezione 14 – Donatella Magri (Sapienza Università di Roma) – La vegetazione quaternaria in
Europa
Modulo 8 - ANTROPOLOGIA MOLECOLARE E PALEOGENETICA
In questo modulo ci occuperemo dello studio dell’evoluzione umana attraverso l’analisi del DNA,
dalla nascita dell’antropologia molecolare fino alla paleogenetica e alla paleogenomica, che ha
rivoluzionato lo studio dell’evoluzione umana fornendo scenari prima difficilmente immaginabili.
Attraverso l’analisi di studi chiave degli ultimi quattro decenni, ci concentreremo soprattutto sui
rapporti tra Homo sapiens e i suoi cugini estinti, Neanderthal e Denisova.
- Lezione 15 – Claudio Ottoni (Università di Roma Tor Vergata) – Il DNA e i modelli di evoluzione
umana - Lezione 16 – Claudio Ottoni (Università di Roma Tor Vergata) – Paleogenetica – Neanderthal e
Denisova
Secondo Livello – Formazione avanzata – MINDS IN THE MAKING
Modulo 1 – IL FENOMENO DELL’ENCEFALIZZAZIONE
Il modulo introduce il secondo livello della Scuola di Paleoantropologia 2026, affrontando i fondamenti dell’evoluzione cerebrale nel genere Homo. Verranno analizzati tempi, modalità e possibili cause dell’encefalizzazione, discutendo i rapporti fra sviluppo anatomico, ecologia, comportamento e cognizione.
- Lezione 1 – Giorgio Manzi (Sapienza Università di Roma) – Tappe e dinamiche dell’encefalizzazione nel genere Homo
Modulo 2 – LA PROSPETTIVA ETOLOGICA
Attraverso un confronto fra primati umani e non umani, il modulo esplora l’origine evolutiva delle funzioni cognitive fondamentali: percezione, memoria, pianificazione e cooperazione. Verranno discussi i modelli comparativi di intelligenza, apprendimento e plasticità neurale.
- Lezione 2 – Ivan Norscia (Università di Torino) – Cervelli sociali: cooperazione e cognizione comparata nei primati
- Lezione 3 – Gloria Sabbatini (ISTC/CNR – Roma) – Apprendimento, memoria e funzioni esecutive: il cervello adattivo dei primati
Modulo 3 – LA PROSPETTIVA ARCHEOLOGICA
Viene affrontata la relazione fra cultura materiale e sviluppo cognitivo, indagando come la tecnologia abbia contribuito alla costruzione della mente operativa. Attraverso l’analisi delle industrie litiche, si discuteranno pianificazione, apprendimento e trasmissione culturale.
- Lezione 4 – Emiliano Bruner (Museo Nacional de Ciencias Naturales, Madrid) – La mano che pensa: gesto tecnico e rappresentazione mentale nella produzione litica
- Lezione 5 – Stefano Grimaldi (Università di Trento) – Dalla tecnica alla cultura: processi cognitivi nella trasmissione delle competenze
Modulo 4 – INTERAZIONE, CORPO E SOCIETÀ, LA NASCITA DELLA MENTE ESTESA
La mente umana va indagata come sistema incarnato, esteso e sociale. Verrà esplorato il ruolo del corpo come matrice cognitiva, degli strumenti come estensioni della mente e delle relazioni sociali come reti di cognizione distribuita.
- Lezione 6 – Emiliano Bruner (Museo Nacional de Ciencias Naturales, Madrid) – Conoscenza incarnata: il corpo come infrastruttura cognitiva
- Lezione 7 – Andrea Parravicini (Università di Milano) – Mente estesa e società cognitiva: strumenti, cooperazione e cultura
Modulo 5 – SIMBOLISMO, ARTE E AUTOCOSCIENZA
Analisi dell’emergere del simbolismo e dell’autocoscienza come esiti dell’evoluzione cognitiva. Il modulo esplora l’origine delle rappresentazioni simboliche, dell’arte e della ritualità come forme di esternalizzazione mentale e di costruzione dell’identità collettiva.
- Lezione 8 – Marina Melchionna (Università di Napoli “Federico II”) – Dal gesto tecnico al segno simbolico: l’emergenza dell’immaginazione nella preistoria
- Lezione 9 – Andrea Parravicini (Università di Milano) – Arte e mente riflessiva: rappresentazione, ritualità e identità nell’evoluzione umana
Modulo 6 – LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE
Le origini multimodali del linguaggio — voce, gesto e ritmo — e la loro relazione con lo sviluppo cognitivo e sociale. Vengono considerati i modelli neurofisiologici e comparativi che spiegano la transizione dalla comunicazione intenzionale al linguaggio articolato.
- Lezione 10 – Fabio Di Vincenzo (Sapienza Università di Roma) – Dal gesto alla parola: evoluzione multimodale della comunicazione umana
- Lezione 11 – Fabio Di Vincenzo (Sapienza Università di Roma) – Struttura e significato: linguaggio, simbolismo e cognizione nell’evoluzione del genere Homo
Modulo 7 – GENETICA ED EPIGENETICA DELLA COGNIZIONE
In conclusione, una sintesi del corso dedicata alle basi biologiche dell’evoluzione cognitiva. Verranno discussi i meccanismi genetici ed epigenetici che hanno modellato il cervello umano, i processi di ibridazione e le eredità non genetiche che contribuiscono alla trasmissione culturale.
- Lezione 12 – Fabio Macciardi (University of California, Irvine – USA) – Eredità biologica e plasticità cognitiva: genetica ed epigenetica nell’evoluzione del cervello umano
Modulo 8 (applicativo) – COME STUDIARE LA MENTE FOSSILE
Attività laboratoriali dedicate allo studio della morfologia cerebrale nei fossili umani e dei correlati cognitivi. Verranno introdotti strumenti e tecniche di paleoneurologia e morfometria geometrica, con esercitazioni su casi studio reali (con la supervisione di Fabio Di Vincenzo).
- Laboratorio 1 – Costantino Buzi (Università di Perugia) – Metodi e principi della morfometria geometrica applicata alla paleoantropologia
- Laboratorio 2 – Marina Melchionna (Università di Napoli “Federico II”) – Cervelli fossili: calchi endocranici e architettura cerebrale negli ominini
- Laboratorio 3 – Costantino Buzi (Università di Perugia) & Marina Melchionna Università di Napoli “Federico II”) – Applicazioni
- Laboratorio 4 – Costantino Buzi (Università di Perugia) & Marina Melchionna (Università di Napoli “Federico II”) – Applicazioni